info@montideltezio.it FB Monti del Tezio

Visita alle grotte del Fosso del Palazzo

Alcune foto dell’escursione del 3 Aprile 2016

 

 

Escursione Monte Tezio-Grotte del Palazzo

Un sospiro a fine giornata, i muscoli leggermente addolorati, il viso arrossato da un sole quasi estivo, un po’ di stanchezza per la levataccia mattutina, ma la soddisfazione è tanta! …Sul telefono continuano ad arrivare messaggi di ringraziamento per la splendida giornata!… Oggi, domenica 3 aprile, sono ricominciate le escursioni che l’Associazione Monti del Tezio organizzerà quest’anno alla riscoperta dei patrimoni naturalistico-culturali del territorio. Questa mattina eravamo circa 50 persone e un bel numero di cani, due bimbi poco più che neonati, giovani e meno giovani, atleti e persone fuori allenamento, tutti insieme sotto uno sole radioso lungo il sentiero che da Migiana di Monte Tezio porta verso le Grotte del Palazzo, grotte create da un fenomeno di erosione carsica, in parte aiutato dall’opera di persone e probabilmente anche di animali che le utilizzano da sempre come rifugio. L’ingresso delle grotte si intuisce appena in mezzo al bosco, ma come si arriva al loro ingresso e si entra dentro, si scoprono delle stanza scavate nel monte dove si può camminare in piedi e dove nel giugno del 1944, durante il passaggio del fronte tedesco e l’arrivo degli alleati, trovarono rifugio decine di persone (c’è chi parla di circa 100 persone, ma difficilmente si può capire come possano esserci entrate!!!). Là dentro, nella penombra, l’ardente potere della memoria di chi le ha vissute prima di noi, ci assale e ci commuove. L’umanità si insegue su questa terra e noi oggi osserviamo le pareti delle grotte, le loro infiltrazioni d’acqua, i varchi che penetrano ancora più in profondità per arrivare chissà dove, la sabbia che si trova sul pavimento cercando di immaginare la vita di quei giorni in cui una folla di gente visse qua dentro per evitare le bombe… ..Tutto estremamente commovente ed educativo, anche perchè Marinella Saiella, una studiosa che ha ricostruito alcune storie della guerra, ci legge degli estratti del diario di un’altra donna qui rifugiata in quei giorni e ci fa rivivere in maniera livida un passato ancora prossimo. Al rientro dalla escursione abbiamo visitato anche il cimitero di Migiana, quasi totalmente dismesso come il paese che qui veniva seppellito, e vi troviamo pochissime lapidi ancora presenti, tra cui quella di Paul Rider, giovane luogotenente tedesco che decise di “disertare” la disumanità della guerra e della Germania nazista per farsi testimone e artefice di umanità per gli abitanti della zona..e qui si apre un’altra bellissima storia che Marinella Saiella ha già ricostruito e scritto. Insomma, una esperienza bella, educativa ricca e socializzante per questo gruppo di persone che tra sorrisi, allegria e qualche lacrima, ha passato insieme questa giornata. Ci si domanda… a quando la prossima?
Valeria Loreti