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Le croci di Monte Tezio

Da oltre un secolo, sul massiccio del monte Tezio esistono tre croci che sono punti di riferimento per la gente del posto e di tutti coloro che amano la montagna.

La Croce della Pieve fu collocata sulla sommità del monte, a quota 942 m.s.l. sul versante sud – ovest ed è alta m. 5,50 e larga m. 2,30. E’ formata da una struttura di ferro scatolata da lamiera che, purtroppo, con il passare dei decenni si è staccata e dispersa, a causa del deterioramento provocato dagli agenti atmosferici. Ora è rimasto solo il traliccio. Dalle informazioni in nostro possesso non si è potuto stabilire con esattezza se era l’anno 1912 oppure 1913 in cui alcuni fedeli del luogo proposero di sostituire la precedente croce di legno (allora chiamata croce del Giglio perché segno di purezza), ormai vecchia e logora, con un’altra più resistente. La nuova prese il nome di croce della Pieve in quanto il luogo in cui si erge era compreso nel territorio della parrocchia di Pieve Petroia, mentre la proprietà del terreno apparteneva a Ferdinando Cesaroni dei Colle del Cardinale. Si racconta che il giorno dell’inaugurazione parteciparono tante persone appartenenti alle varie parrocchie del territorio e che il parroco di Migiana di Monte Tezio, don Erminio Mignini, si arrampicò in cima alla croce. Da allora, ogni anno, per il giorno dell’Ascensione si organizzava una gran festa e celebrata una messa presso la croce. La giornata iniziava con la processione che partiva da Pieve Petroia ed arrivava sin lassù. Dicono le cronache che a questa manifestazione partecipavano numerose famiglie, provenienti dalle zone circostanti monte Tezio e portavano al seguito borse colme di cibo e tanto buon vino da consumare durante la giornata. La festa fu sospesa durante la seconda guerra mondiale e da allora non è stata più ripristinata. Chissà che non sia arrivato il momento di riproporla?

La Croce di Fontenova che prende il nome appunto dal piccolo agglomerato, fu costruita con legno di quercia appositamente lavorato e collocata da un abitante del luogo nell’anno 1935. Si racconta che Disco Michele, considerato dalla gente del posto uomo piuttosto originale, con un carattere e modo di fare esclusivo, fece trainare i pezzi di legno dai buoi lungo i sentieri impervi del Monte Tezino fino al luogo di destinazione. Questo colono, forse devoto a Santa Eurosia, protettrice delle messi e dei raccolti, al cui culto era dedicata una cappella attigua al castello di Procoio, volle erigere la croce quasi alla sommità del monte ed orientarla in direzione di Fontenuova, in contrapposizione con quella già esistente di Migiana di Monte Tezio. Da molti anni oramai la croce giaceva a terra, caduta probabilmente per il deterioramento dovuto dal tempo e dagli agenti atmosferici e l’Associazione Monti del Tezio, facendo proprio il desiderio espresso da molti escursionisti e frequentatori del monte di ricollocare una nuova croce in questo versante, si è fatta promotrice di un progetto di ripristino in collaborazione con la Comunità Montana, la Sezione CAI di Perugia ed il Gruppo Parrocchiale di Madonna Alta. Il 21 maggio 2000 è stata installata una nuova croce di legno dalle stesse dimensioni della precedente (larghezza m. 2,10 e altezza m. 4,10) dopo una suggestiva processione in cima al monte, dove a spalla è stata trasportata fino al luogo di destinazione. Lungo il tragitto i trasportatori di tanto in tanto si alternavano nei turni e per espressa volontà di numerose donne presenti, nell’ultimo tratto la croce veniva trasportata soltanto da loro. Dopo la benedizione è seguita una messa durante la quale il coro del C.A.I. di Perugia ha eseguito degli splendidi brani. Alla cerimonia hanno partecipato anche alcuni figli, alcuni nipoti e soprattutto la commossa vedova del colono Disco, signora Emilia, ultranovantenne; inoltre erano presenti una rappresentanza del Corpo Forestale dello Stato ed il Presidente dell’A.N.A. (Associazione Nazionale Alpini).

La Croce di Migiana è la più vecchia della zona di Migiana. Alcuni ex abitanti del posto ci riferiscono che nei primi anni del 1900 la croce era di legno e solo nel 1932 – 1933 è stata collocata una in ferro. Su commissione di don Mignini Erminio, allora parroco della parrocchia di Migiana di Monte Tezio, è stata preparata dal fabbro di Cenerente sig. Maccheroni Socrate e sistemata dal muratore sig. Tondini Arsenio di La Bruna. La settimana antecedente la festa, alcuni giovani del paese, che poco dopo partirono tutti per la guerra in Africa e Grecia, portarono a spalla i pezzi della croce per poi collocarla sullo stesso punto in sostituzione di quella di legno ormai logora. Il sig. Palloni Camillo racconta che, la sera prima della festa, vennero collocati sulla croce i cosiddetti “lumini” (barattoli con dentro stracci imbevuti con olio di macchine o con petrolio) che rimasero accesi tutta la notte.